Questo libro affronta un tema che difficilmente viene menzionato apertamente: la discriminazione sistematica, la patologizzazione e la privazione dei diritti delle donne da parte delle istituzioni che dovrebbero invece proteggerle. Sulla base di casi reali, studi scientifici e un'approfondita analisi sociologica dal punto di vista culturale e giuridico, quest'opera mostra come le donne siano ripetutamente oggetto di pregiudizi sociali nei procedimenti giudiziari, nelle autorità e nei media. Che siano madri, imputate, testimoni o vittime, il loro comportamento viene interpretato, moralizzato e svalutato. Ciò che inizialmente sembra un errore isolato si rivela in realtà una struttura: una rete invisibile di stereotipi di genere, potere istituzionale e pregiudizi pubblici. Il libro va ben oltre la classica critica alla giustizia. Si chiede perché procedimenti apparentemente oggettivi svalutino così spesso la soggettività femminile, perché la razionalità in aula abbia ancora una connotazione maschile e cosa significherebbe una giurisprudenza veramente equa dal punto di vista del genere. Il libro illustra casi provenienti dalla Germania, dall'Europa e dal mondo, mostra i parallelismi tra la realtà giudiziaria e la rappresentazione mediatica e sviluppa allo stesso tempo una visione: una giustizia che non solo giudica, ma ascolta ed è disposta a imparare dai propri errori. Dal 2005 la Bremen University Press ha pubblicato oltre 5.000 libri specialistici in diverse lingue.
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Britta Classen Imprint: Bremen University Press Dimensions:
Height: 216mm,
Width: 140mm,
Spine: 8mm
Weight: 172g ISBN:9783691734591 ISBN 10: 3691734596 Pages: 142 Publication Date:15 October 2025 Audience:
General/trade
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ELT Advanced
Format:Paperback Publisher's Status: Active